Send Sand Back Sardinia – Porta con te i ricordi, non la sabbia!

Avete mai sentito parlare del progetto Send Sand Back Sardinia? Questo progetto vuole sensibilizzare all’impatto che rubare sabbia, conchiglie e sassi da una spiaggia puo’ avere sull’ambiente.

Per questo motivo, i magnifici volontari dietro quest’iniziativa chiedono alle persone che hanno portato via della sabbia dalle spiagge della Sardegna di mandarla indietro.

“Porta con te solo ricordi, lascia solo impronte” è una frase che avrai sicuramente già sentito

Lo so, la natura a volte può essere così meravigliosa che ne vogliamo conservare un ricordo a tutti i costi. Così immagina. Sei in spiaggia e prendi qualche roccia o qualche conchiglia da portare a casa con te come ricordo, e potresti pensare che non sia poi così grave. Dopotutto, è solo una conchiglia e ce ne sono molte in mare, giusto? 

Ma se ogni volta che visitiamo una spiaggia portassimo via un paio di cose, questo avrebbe un impatto enorme sull’ecosistema, sull’ambiente e su tutta la fauna che ci vive. 

Viaggiare in maniera sostenibile è fondamentale per far sì che le generazioni future abbiamo la stessa possibilità che abbiamo avuto noi di scoprire e godere della bellezza del nostro pianeta. E uno degli aspetti positivi dei social è che ci permettono di sensibilizzare sull’importanza di questi problemi. 

Per esempio, un paio di settimane fa, mi sono imbattuta in un progetto meraviglioso chiamato Send Sand Back Sardinia. L’idea alla base di questo progetto è nata dopo aver letto un articolo di giornale che diceva che, se si mettesse insieme tutta la sabbia delle bottiglie trovata durante i controlli di sicurezza in una sola estate, in un solo aeroporto, in Sardegna, si avrebbero diverse tonnellate di sabbia rubata alle spiagge locali. Non solo sabbia! Dalle spiagge della Sardegna vengono portati via anche conchiglie, ciottoli, rocce, minerali e fossili. E questi numeri non tengono conto delle bottiglie di sabbia che potrebbero essere trovate in altri aeroporti o porti, che con le navi e le auto che imbarcano, hanno controlli limitati e senza scanner. Ciò implica che nelle automobili sicuramente è dove si portano via più cose possibili.

Dopo le leggi sul terrorismo nell’aviazione, sono aumentati i controlli e ci si è resi conto solo da pochi anni (grazie agli scanner elettronici) che la sabbia e altro venivano portate via, ma solo da 2017 nasce una legge che lo proibisce. Quindi prima se ne sono portati via quantità incredibili, tanto che alcune spiagge bellissime hanno dovuto chiudere al pubblico per sempre perché la razzia è stata grande negli anni.

“Ovviamente, non si parla solo di turisti che vogliono portare via con se un ricordo del loro viaggio, ma  ma anche persone del luogo, che per farsi casa, invece di comprare la sabbia la prelevavano dalle spiagge, senza tener conto che oltretutto questa sabbia ha un alto tasso di sale che danneggia le strutture edificate.” Ci hanno detto.

Come si puo’ immaginare, l’impatto ambientale di questo comportamento è enorme e ora è diventato insostenibile. Dai un’occhiata a questi articoli per farti un’idea.

In cosa consiste allora questo progetto? Send Sand Back Sardinia vuole sensibilizzare sulla portata del problema e attraverso questo progetto, le fantastiche persone dietro quest’ iniziativa invitano le persone che hanno rubato la sabbia da qualsiasi spiaggia della Sardegna a rimandarla indietro.

L’organizzazione ha un certificato di ringraziamento pronto per chi, capendo il mal gesto, anche dopo anni, voglia riparare e restituire il prelevato.

Il motto dell’organizzazione è “When you forgive, you don’t change the past, you change the future.”. E infatti, questo è quello che mi hanno detto durante una chiacchierata per capire di più circa il loro progetto e come e’ nato: “Il nostro è un progetto si di recupero della sabbia rubata, ma soprattutto di sensibilizzazione per il futuro. Quando ci chiedi come è nato, per noi sardi la risposta è semplice, Perché siamo Sardi, la Sardegna è vista come una madre per noi, non una semplice terra dove vivere, ma una terra da amare, quando ami una terra ne ami tutti i suoi frutti e li senti tuoi e proteggerli ne è una diretta conseguenza.”

Se il solo fatto di sapere che faresti la tua parte per proteggere uno dei posti più belli d’Italia, ma anche l’ambiente in generale, non ti basta, c’ è qualcos’altro che potrebbe convincerti.

I volontari di Send Sand Back Sardinia sarebbero disposti a scambiare la sabbia con qualcos’altro, qualcosa di unico e autentico, come prodotti alimentari, o anche servizi tipo camping, escursioni o simili.

E c’è di più! Oltre a sostenere questo fantastico progetto spargendo la voce, puoi anche essere un “agente segreto”: conosci qualcuno che ha sabbia, conchiglie o pietre dalla Sardegna? Puoi aiutare compilando questo modulo.

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